Chi sono?

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Da fotografo tendo
ad essere semi-nomade.
A volte sono un insegnante;
da sempre sono uno studente.
Alcuni mi chiamano ‘artista’,
ma non ne sarei certo.

Nato a Trento nel 1985, mi sono laureato in Antropologia Culturale a Bologna, dopo aver studiato anche Pianoforte, Arti Visive e dello Spettacolo e Scienze Statistiche. Mi piace giocare a scacchi e filosofeggiare sulla vita e l’universo. Parlo quattro lingue e tento sempre di impararne di nuove.

Quando avevo 23 anni, in un viaggio deciso dal caso in Sud America, ho perso la macchina fotografica e la maggior parte delle foto scattate in due mesi sulle Ande. Tuttavia, il periodo successivo è stato tra i più sorprendenti della mia vita. Ho imparato il valore inestimabile dell’esperienza e di immergersi in realtà sconosciute. Mi è servito e ha segnato molto.

L’anno dopo ero a Trento, dove dopo la sua conferenza il Dalai Lama mi ha stretto la mano per qualche ragione che ancora non so bene.

Dal 2009, ho lavorato con il Collettivo Fotosocial, con l'obiettivo di usare la fotografia per diffondere consapevolezza sulla condizione umana. Abbiamo organizzato conferenze, programmi formativi e mostre (anche una a 3000 metri, sulla cima della Marmolada).

Tra 2011 e 2012, durante un lavoro di ricerca etnografica in Madagascar, ho provato più volte l’ebbrezza di ballare con dei cadaveri.

Nel 2013 con Igor Marchesan abbiamo iniziato un progetto in Romania. Nel corso della ricerca abbiamo vissuto in condizioni estreme, ma con la possibilità unica di osservare, documentare e provare anche sulla nostra pelle i pesanti effetti della povertà e dell’emarginazione sociale.

Il lavoro è stato premiato e pubblicato in tutto il mondo. Una selezione delle immagini di quella sconvolgente odissea di tre anni è raccolta nel libro Inside Outside Under Bucharest.

Dal 2014, per tre anni, sono stato parte di una famiglia rom. Non ne scriverò qui, anche se ne conservo le memorie, le cicatrici e diverse foto.

Nel 2018, ho deciso tornare a vivere nell’antica casa di campagna dove abitarono i miei bisnonni, sulle colline della Sicilia sud orientale. Nel 2019 ho prodotto il mio primo olio extravergine di oliva.

Nel 2019 ho fondato Troppo Cielo, un progetto di educazione visiva e divulgazione che mette l’esperienza diretta e il conosci te stesso al centro del fare fotografia.

Durante la prima quarantena causa Covid19, nel 2020, ero in assegnato a Venezia. Oltre a documentare la Serenissima vuota, ho scoperto le storie magnifiche di alcuni Veneziani apparsi magicamente sul set deserto.

Attualmente vivo in Sicilia, al crocevia tra radici antiche e nuove prospettive per il futuro.

Non so ancora esattamente chi sono.
(Socrate, perdonami!)


Premi

2017 – Prix ANI Piktrakk, Visa pour l’image
2017 – Prix de public Nuit de la photo
2016 – Kaunas Festival Best Portfolio
2016 – World Report Award, Finalista
2016 – Hannover Festival Public Award
2016 – Gomma Photography Grant, 2ºposto
2015 – Getty Reportage Emerging Talent
2015 – Lucie Emerging Scholarship, Finalista
2015 – Magnum Photos / IdeasTap: 30 Under 30s
2014 – Fund for Humanitarian Photography, Finalista

Mostre

2017 – Gobelins, l'école de l'image, Paris (Francia)
2017 – FotoHaus Paris/Berlin, Arles (Francia)
2017 – Freundeskreis Willy-Brandt-Haus, Berlin (Germania)
2017 – Nuit de la photo, La Chaux-de-Fonds (Svizzera)*
2016 – Antiruggine, Castelfranco Veneto (Italia)
2016 – Bushwick Community Darkroom, New York (USA)*
2016 – Kaunas Festival, Kaunas (Lituania)
2016 – Les ateliers de Couthures (Francia)*
2016 – Lumix Festival, Hannover (Germania)
2016 – Social PhotoFest, Perugia (Italia)
2015 – OrganVida Festival, Zagreb (Croazia)
2015 – Photography Show, Birmingham (Gran Bretagna)